domenica 20 luglio 2014

La Zizzania

Nel vangelo di oggi (domenica 20/07) ricorre la famosa parabola del Grano e della Zizzania. Ora, senza addentrarmi nei dettagli teologici (non mi sento abbastanza qualificato per farlo), volevo dare qualche informazione in più su questa infestante resa famosa dal passo evangelico, ma che in realtà, a parte il nome, è sconosciuta ai più.

Il nome scientifico della zizzania è Lolium temulentum; questa specie appartenente al genere botanico Lolium. In questo genere di specie erbacee sono presenti specie infestanti e da foraggio. Il Lolium temulentum è conosciuto, oltre che con il nome di zizzania, anche con quello di Loglio cattivo (più chiaro di così...) o di Loglio ubriacante.
La pianta ha un ciclo annuale (quindi nasce, si riproduce e muore in un'unica annata) e (come si può vedere dalle immagini) ha un aspetto simile a quello del frumento, sia nella forma della pianta che delle cariossidi (cioè i "semi" del grano). La pericolosità di questa pianta deriva dalla possibilità di essere infettata da un fungo del genere Neotyphodium, il quale produce alcaloidi tossici. Per questo i semi di Zizzania sono tossici per l'uomo e per gli animali e, a causa della loro somiglianza con i chicchi di grano, sono difficilmente distinguibili da essi. In Italia sono in vigore leggi molto restrittive riguardo le sementi di grano, in cui non devono essere presenti semi di questa infestante.
Le immagini sono prese da questo sito.

Argomenti su cui riflettere, materiale su cui pregare

In questa domenica di tempo ordinario, con le chiese parrocchiali ormai svuotate dai campeggi in montagna e dalle vacanze al mare delle famigliole, direi che di argomenti su cui interrogarci da cristiani ce ne sono davvero. In questa settimana un aereo della Malaysia Airlines è stato abbattuto nell'est dell'Ucraina. Sono morte quasi 300 persone. Gente normale, c'era chi andava in vacanza dopo un anno di fatiche lavorative e chi andava ad un convegno sull'AIDS. Morti a causa di una guerra non loro.
Inoltre Mosul (una delle città più grandi dell'Iraq), i jihadisti dell'Isis (lo Stato Islamico dell'Iraq e del Levante) hanno imposto pesanti tasse e forti discriminazioni alle comunità cattoliche e sciite presenti nella città. L'intera comunità cristiana è fuggita dalla città. In 2000 anni non era mai successo.
Bene, oggi ricordiamoci di queste persone, di chi in un attimo se n'è andato, di chi piange i propri parenti e amici scomparsi e di chi da un giorno all'altro si è trovato senza casa e senza più nulla. Direi che oggi di cose su cui (e per cui) pregare ce n'è per davvero.